Le dieci città più sostenibili d’Italia nel 2025: la classifica
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Direttore: Alessandro Plateroti

Le dieci città più sostenibili d’Italia nel 2025: la classifica

Panoramica Piazza Cattedrale Trento

Ecosistema Urbano 2025 premia le città d’Italia più green: Trento e Mantova in testa, Sud in affanno. I dati e le criticità ambientali.

Nel 2025 la sostenibilità urbana in Italia mostra un volto ancora diviso. Il report Ecosistema Urbano 2025, elaborato da Legambiente insieme ad Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, ha analizzato le performance ambientali di 106 capoluoghi italiani, offrendo una fotografia dettagliata dei progressi (e dei ritardi) nella gestione delle risorse urbane. Il dato medio nazionale è del 54,24%, in calo rispetto al 56,41% registrato nel 2023, segnalando una transizione ecologica ancora troppo lenta. A sorprendere non è tanto il calo, quanto la netta concentrazione delle migliori performance al Nord: le prime dieci città in classifica sono tutte settentrionali, evidenziando un divario strutturale che persiste.

roma panoramica notturna
roma panoramica notturna

Trento e Mantova guidano la classifica 2025

Trento si conferma la città più sostenibile d’Italia, con un punteggio del 79,78%. La città trentina brilla per efficienza nella gestione della rete idrica, mobilità urbana avanzata e raccolta differenziata oltre l’80%. Tuttavia, non mancano le criticità: le perdite d’acqua raggiungono il 30%, mostrando come anche i centri più virtuosi debbano affrontare infrastrutture obsolete.

Mantova si posiziona seconda con il 78,74%, migliorando di cinque posizioni rispetto all’anno precedente. La città emiliana eccelle nella riduzione dei consumi idrici (130 litri al giorno per abitante) e registra una delle perdite di rete più basse d’Italia, con appena il 16,3%. Significativa anche la qualità dello spazio urbano: oltre 90 metri quadrati di area pedonale ogni 100 abitanti e infrastrutture ciclabili ben integrate. Restano problematiche la qualità dell’aria e la produzione di rifiuti, salita a 541 kg per abitante annuo.

Bergamo completa il podio con un 71,82%, grazie a un miglioramento nella raccolta differenziata (ora al 77,2%) e allo sviluppo delle piste ciclabili. Anche qui, però, permangono consumi idrici elevati e livelli di ozono fuori soglia.

Le città del Sud arrancano, ma la sostenibilità è una sfida nazionale

Nel fondo della classifica troviamo quasi esclusivamente città del Sud, con Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone che non superano i 25 punti su 100. La situazione è critica: perdite idriche tra il 60% e il 66%, raccolta differenziata insufficiente e trasporto pubblico al collasso (Crotone registra appena 2 viaggi pro capite all’anno). Questi dati non solo confermano il divario Nord-Sud, ma mettono in luce una crisi strutturale della gestione urbana nelle regioni meridionali.

Anche le grandi città, come Roma, Napoli e Palermo, soffrono di problemi cronici legati alla dispersione idrica, al traffico veicolare e al consumo di suolo. Nel periodo 2018-2023, i capoluoghi italiani hanno impermeabilizzato circa 4.500 ettari, mentre la popolazione calava di 346.000 unità: un paradosso che mostra quanto sia urgente invertire la rotta.

Sebbene alcuni segnali positivi arrivino dalla raccolta differenziata – che supera finalmente la soglia del 65% su scala nazionale – e dal trasporto pubblico in città come Milano e Firenze, la transizione verso città davvero sostenibili è ancora lunga. L’efficienza idrica, la qualità dell’aria, la mobilità alternativa e la gestione del suolo restano i veri banchi di prova per il futuro delle nostre città.

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ultimo aggiornamento: 29 Ottobre 2025 10:09

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